Questo sito Web è conforme alla normativa EU GDPR e utilizza cookie tecnici e funzionali per migliorare la tua esperienza e mantenere la tua sessione. Per registrare un account, contattarci, ottenere i nostri prodotti o servizi devi accettare la nostra INFORMATIVA SULLA PRIVACY. Le modifiche effettuate alla nostra Informativa sulla Privacy entreranno automaticamente in vigore il 25 maggio 2018, quindi se continuerai ad utilizzare il nostro sito sarai soggetto ad esse. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque elemento su questo sito acconsenti all'uso dei cookie e accetti la nostra POLITICA SUI COOKIE e sulla PRIVACY.

CENTRO STUDI VALLE IMAGNA

Montagna per tutti

Email
Un libro per riflettere sulle tappe salienti che hanno caratterizzato l'attività trentennale del Cai in Valle Imagna. Alla ricostruzione della vita associativa con dati e documenti, fanno seguito le testimonianze dei protagonisti
Contributo: 15,00 €
Descrizione

La Sottosezione Valle Imagna del Cai di Bergamo festeggia i primi trent’anni di attività sociale, dalla sua fondazione, avvenuta nel 1979, sino ad oggi. Non sono tanti, è vero, ma non sono nemmeno pochi. Quanti bastano per tracciare il primo bilancio di un’esperienza decisamente in progressione, che ha saputo offrire utili opportunità aggregative e formative a giovani e meno giovani, uomini e donne, studenti e lavoratori nelle diverse fasi della vita individuale e secondo le possibilità di ciascuno.
Escursionismo, roccia, neve, ghiaccio, corsi, incontri, scarponi e zaini, fotografie e libri costituiscono alcuni dei riferimenti salienti per gli amici dei Cai Valle Imagna, in relazione ad un’attività sociale che si è sviluppata a trecentosessanta gradi, amplificando interessi vari e accogliendo di volta in volta iniziative e azioni di interesse collettivo per gli appassionati delle medie e alte quote e, più in generale, per quanti vivono tutti i giorni nelle valli prealpine e alpine.
La valorizzazione e la fruizione degli ambienti montani richiedono la conoscenza del paesaggio naturale, del contesto dei luoghi esplorati e delle molteplici espressioni attraverso cui gli ambienti si rivelano: in linea con tali fondamenti, gli amici del Cai in questi anni si sono adoperati per rafforzare la capacità di interagire in modo non distruttivo innanzitutto con il contesto rurale valligiano, ma anche in relazione ad altre aree più distanti. Essi hanno contribuito a divulgare i significati di una montagna da conoscere e da vivere, non da conquistare, poiché le aree di monte nel passato hanno sempre unito e non diviso le persone, trasmettendo ad esse la dimensione della tradizione insediativa e definendo le aree di appartenenza dei diversi gruppi. La montagna ha però anche le sue regole, con precise “modalità d’accesso”, da conoscere e non trascurare, se non a pena della perdita dell’equilibrio con il sistema delle relazioni e delle attività dell’uomo. La conservazione con la pulizia dei sentieri e gli interventi di sistemazione ambientale, che in questi anni hanno caratterizzato molte iniziative del Cai Valle Imagna, denotano proprio un atteggiamento diffuso per la conoscenza e la fruizione del territorio, nel rispetto delle sue connotazioni naturali e antropiche.
Nello specifico della realtà locale, poi, la montagna diventa un importante contenitore della storia sociale delle popolazioni alpine, quale luogo di sedimentazione e di comunicazione delle diverse identità, riscontrabili nelle articolate esperienze di vita e di lavoro sui versanti di monte e nelle aree di fondovalle. La montagna non è solo la natura che la contraddistingue, o gli animali che la popolano, bensì soprattutto le popolazioni che la vivono e la abitano, attraverso le organizzazioni sociali strutturatesi nei diversi periodi storici.
Uno dei meriti della Sottosezione Cai Valle Imagna, accumulati in questi primi trent’anni di attività, è ravvisabile forse nella visione di una montagna aperta e a disposizione di tutti. Una montagna per tutti. Non si è privilegiato solo il settore dell’alpinismo, dove pure sono stati acquisiti importanti meriti, sul piano delle spedizioni sociali e della salita delle alte vette nel contesto europeo e latinoamericano. In verità, in aggiunta alle attività prettamente alpinistiche ed escursionistiche, sono stati colti molti altri aspetti della “dimensione montagna”, soprattutto di ordine sociale e culturale, aggregativo e di solidarietà umana in senso lato. Basta leggere i documenti ufficiali della Sottosezione per rendersi conto della continua attenzione posta e sostenuta, ad esempio, nei confronti delle scuole e delle famiglie, in vista di fornire ai più giovani opportunità diverse per trascorrere il proprio tempi libero, anziché guardare la televisione o trascorrere il pomeriggio in un centro commerciale. L’accompagnamento dei ragazzi in montagna, i corsi di sci, le escursioni con le ciaspole e molte altre iniziative si collocano proprio in questa dimensione formativa.
Sfogliando questo libro, non si incontrano solo luoghi di incontaminata bellezza, ma soprattutto persone laboriose, come tante api operaie, valori dimenticati, progetti di sviluppo e di sensibilizzazione del contesto valligiano alla propria storia sociale e alle prospettive di sviluppo.

Luogo di edizione: Bergamo
Anno di edizione: 2009
Autore: Angelo Invernici
Pagine: 342