CASONCELLI. Storia e identità della pasta ripiena più amata da Bergamaschi e Bresciani
Fra i piatti bergamaschi più famosi figurano certamente i Casoncelli, grandi e celebrati protagonisti di numerosi eventi gastronomici che, da anni, animano la cittadina orobica e sono una presenza fissa in molti menù dei ristoranti locali.
Data la popolarità di cui godono, non solo nelle loro zone d’elezione, sembra quasi strano pensare che i Casoncelli siano “solo” uno dei rami cadetti delle paste ripiene. Già: sono ravioli o sono tortelli o non sono né l’uno né l’altro? Che ruolo hanno nel novero delle paste ripiene italiane?
E non solo!
Si dice che, quando ci si siede a tavola, gli animi si riappacifichino, soprattutto di fronte a un buon primo piatto. Peccato che i Casoncelli dividano anche a tavola.
Se la diatriba sulla ricetta “perfetta” o più tradizionale è da sempre accesa, e sempre lo sarà, ancor più forte è la contesa della paternità del piatto fra Bergamo e Brescia, provincie già divise in altri ambiti (soprattutto calcistici).
In realtà, sondando il profilo storico, identitario ed etnografico di questa squisita pasta ripiena, è possibile scoprire come questo piatto abbia unito ancor prima di dividere e di come si inserisca a pieno titolo nel mosaico delle paste ripiene della Penisola.