Dio ti ama... e anch'io.
Monografia dedicata a Fra Pasquale Rota di Casagno (Almenno San Bartolomeo)
Questo libro è un invito a conoscere la personalità e la spiritualità di padre Pasquale, che esprime la gioia di vivere il Vangelo di Gesù, come papa Francesco ha ribadito nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium. Padre Pasquale invita a scoprire tra le righe del Vangelo ciò che Gesù vuole da ciascuno di noi.
Il libro si divide in cinque capitoli.
A Casagno, una contrada di Almenno San Bartolomeo (Bergano), Pasquale nasce il 6 dicembre 1930 e respira in famiglia quell’aria cristiana che è alla base della sua vocazione.
Ad Albino Pasquale studia nel convento dei Cappuccini e, dopo l’ordinazione, ha il compito di diffondere l’ideale francescano tra i ragazzi e i giovani.
In Brasile, missionario per diciotto anni, organizza l’evangelizzazione su territori immensi, creando novantaquattro comunità di base; la visita alle comunità impegna fra Pasquale per mesi, prima a cavallo e poi con una jeep; segue anche i lebbrosi della sua missione.
A Gerusalemme fra Pasquale rimane ventisette anni; qui la sua evangelizzazione avviene soprattutto attraverso il servizio di guida ai pellegrinaggi; svolge il ministero della parola anche con le molte lettere inviate ad amici e conoscenti in Italia e all’estero e con la diffusione di quaranta audiocassette su tematiche bibliche.
Fra Pasquale è l’uomo della gioia, della fede immensa, che crede in ciò che sente e lo vive profondamente. Pasquale è un grandissimo comunicatore, una persona innamorata di Gesù che coinvolge non solo con la parola, ma con il sorriso, l’abbraccio e ogni suo gesto.
Fra Pasquale Rota
Fra Pasquale Rota (nome di battesimo Giuseppe) nasce a Casagno, frazione di Almenno San Bartolomeo, (provincia di Bergamo) il sei dicembre 1930, undicesimo di dodici figli.
I suoi genitori, Angelo e Lucia Gavazzeni, erano contadini.
Nel 1945 entra nel Seminario di Albino dei frati Cappuccini e nel 1958 viene ordinato sacerdote dall’Arcivescovo di Milano, cardinale Giovan Battista Montini, divenuto poi Papa Paolo VI. Dal 1958 fino al 1968 è ad Albino nel Convento dei Cappuccini e ha il compito di diffondere l’ideale francescano tra i ragazzi e i giovani.
Nel 1968 viene inviato come missionario in Brasile, nello Stato del Maranhao (a Nord-est del Paese) e può così realizzare il suo vecchio sogno. Svolge la sua missione soprattutto a Grajaù, Pedreiras e Igarapè Grande, creando novantaquattro comunità di base in questi immensi territori e assistendo i lebbrosi. In Brasile non accetta di essere eletto vescovo perché, dal suo punto di vista, occorre creare una gerarchia di indigeni e non di europei.
Nel 1986 viene mandato a Gerusalemme per risolvere una delicata questione su una proprietà dell’Ordine dei Cappuccini che durava da anni. La soluzione è positiva e Pasquale trasforma questa proprietà in un Centro di Spiritualità e di Formazione Biblica con il nome: Io sono la luce del mondo (Giovanni 8,12), dove studenti Cappuccini e non possono approfondire gli studi biblici; inoltre il Centro è un punto di riferimento e di incontro tra Cristiani, Ebrei e Mussulmani, le tre principali religioni presenti a Gerusalemme. Pasquale svolge a Gerusalemme per ventisette anni anche un prezioso servizio di guida ai pellegrinaggi, vissuti prima di tutto sul piano dell’evangelizzazione.
Nell’estate del 2013 viene mandato nel Convento dei Cappuccini di Albino e nel 2014 in quello di Bergamo, dove si trova attualmente.