Vuoti a rendere
L’autrice in questo libro ripercorre le tappe della loro vita attraverso alcuni oggetti e ambienti e li fa parlare: una casa, un camino, un rosario, delle campane, un bosco, un libro, un fazzoletto, dei fiori, un ponte sono lo spunto per avviare disgressioni nei territori della santità, della bellezza, della follia, della preghiera e della guerra. A far da corona ai racconti che ne escono ci sono le considerazioni di filosofi, teologi e contadini che hanno conosciuto Domitilla; seduti attorno al camino, parlano di lei e di Daniele e rievocano episodi, profumi e sapori di ieri e sapori tra loro distanti migliaia di chilometri. Una moglie e un marito, una donna e un uomo che, con una coerenza granitica, attraverso oltre mezzo secolo combattendo la difficile battaglia contro l’apartheid e contro la cultura delle differenze che creano solchi tra le persone. Bianchi e neri, sani e malati, dritti e storti, intelligenti e no, siamo creature di Dio, volute e desiderate per quello che siamo. Battaglie combattute senza mai una parola o un gesto contro qualcuno. Anche questo ci racconta la loro santità.
---
Daniela Taiocchi è nata a Bergamo nel 1970 e si è laureata in filosofi a all’Università Cattolica di Milano avendo come correlatore alla tesi il prof. Silvano Petrosino. Lo stesso filosofo che in questo ultimo anno ha ispirato molti degli approfondimenti sulla vita di Domitilla e Daniele Hyams. Lavora al Gruppo Sesaab che edita, tra le altre testate, L’Eco di Bergamo. Il suo primo libro è stato Il Piccolo Paradiso, pubblicato nel 2004, che si è occupato della realtà di Litte Eden in Sudafrica.
Cuba e il Sudafrica sono per lei luoghi speciali nei quali la storia ha messo a dura prova la resistenza degli uomini e ha per questo generato persone che, come Domitilla, tengono viva la dimensione solo umana del poter fare l’impossibile.