Fantasie e fuga
nei suoi sviluppi artistici meglio riusciti, come pure in quelli più discussi e controversi, nel corso del Ventennio, un periodo artistico piuttosto trascurato sin qui dagli studi.
Le recensioni e i saggi pubblicati dalla Rivista di Bergamo nel Ventennio dominato dal Fascismo rappresentano uno spaccato dell’attività musicale della città e, al tempo stesso, testimoniano il livello raggiunto dagli studi storico-musicali in quel periodo. Il loro autore, Alessandro Marinelli (1865-1951), è figura sostanzialmente indipendente di riferimento. Ciò in qualità dapprima, nei decenni tra i due secoli, di musicista, compositore, docente e vice-direttore nell’Istituto Musicale cittadino, poi di critico musicale sulle varie testate giornalistiche bergamasche. Il raffronto tra le opinioni tecnico-musicali e le tendenze estetiche attuali e passate guida oggi il cammino di Marco Maisano, musicista e studioso bergamasco, curatore del volume Fantasie e fuga - Viaggio nella cultura musicale bergamasca in compagnia di Alessandro
Marinelli. Gli scritti che Marco Maisano riporta alla luce sono ricchi di riferimenti secondo il gusto e anche i condizionamenti di un’epoca
socialmente e politicamente travagliata. Si crea in tal modo una sorta di dialogo nel tempo tra il critico di allora e lo studioso appassionato di oggi. Un capitolo introduttivo, riferito al contributo dei familiari discendenti
del Marinelli, ripercorre squarci di vita familiare. L’assunto prevalente del lavoro si concretizza poi a partire dalle note storiche sulla musica in Bergamo contenute nella parte iniziale del volume, per sostanziarsi successivamente in una più completa inquadratura critica nel merito e a commento del contenuto musicale specifico. La parte centrale del volume è dedicata alla riedizione dei Saggi
del Marinelli di più ampie proporzioni, mentre è dedicata una successiva sezione alle Recensioni brevi che commentano nelle annate della Rivista di Bergamo gli specifici eventi musicali. A completamento vengono riportate in appendice testimonianze sulla vita e sull’attività del Marinelli. Figurano il discorso commemorativo pronunziato dal Maestro Gianandrea Gavazzeni in occasione della scomparsa dell’amico (conservato fra i ricordi di famiglia dai discendenti del critico) e un completo elenco degli interventi di Alessandro Marinelli sulla Rivista di Bergamo redatto nei primi anni Novanta dallo scomparso tenore e studioso Mario Fassi e rimasto sin qui inedito