GENTE E TERRA D'IMAGNA
"...dalla conoscenza delle risorse naturali
e paesistiche, antropiche e culturali,...
...verso un progetto organico
di valorizzazione ambientale e complessiva
del territorio"
MANIFESTO IDEOLOGICO E OPERATIVO
Documento conclusivo dei Convegni
"Gente e Terra d'Imagna"
che hanno avuto luogo in Sant'Omobono Imagna
dal 15 aprile al 13 maggio 1993
A titolo di pegno, i sottoscritti sottopongono alla pubblica attenzione i seguenti desideri e dichiarano di sostenerne l'attuazione attraverso l'organismo della Comunità Montana.
In vista dell'istituzione del "Comune di Valle Imagna" e in funzione delle nuove direttive per la valorizzazione delle Comunità Montane, i sottoscritti auspicano che la Comunità Valdimagnina riconosca l'essenzialità dei seguenti obiettivi culturali, individuati a conclusione del Convegno "Gente e terra d'Imagna", tenutosi in Sant'Omobono: essi chiedono che la Comunità Montana se ne faccia carico e promuova iniziative concrete di attuazione.
- Ogni iniziativa che riguardi il futuro della Valle Imagna dovrà essere inquadrata in un "progetto culturale" comune per tutta la sua gente: questo strumento "in fieri" si fonda sul dibattito fra le persone. A fondamento del futuro della Valle stanno la decifrazione e la valorizzazione della sua specifica identità e la riscontrabilità del suo territorio.
- Qualsiasi iniziativa progettuale, territoriale o ambientale, che riguardi la Valle Imagna, deve essere formulata, valutata e varata solo in seguito alla definizione della strategia comune a tutti i suoi abitanti.
- Ogni iniziativa suscettibile di ottenere finanziamento o sovvenzionamento pubblico nei settori produttivo, dei servizi e culturale dovrà dimostrare di appartenere ad un più articolato e strategico progetto ambientale.
Anche le iniziative squisitamente private, ancorchè soggette al pubblico controllo, sarà opportuno che si adeguino a questa logica.
DI CONSEGUENZA:
- La Comunità si incarichi di ottenere che la coscienza dei Valdimagnini di appartenere ad una realtà culturale, unitaria e omogenea, metta capo ad un'unica e compartecipata realtà amministrativa, in grado di semplificare i processi decisionali e di renderli umiformi, di evitare inutili ripetizioni funzionali, di ipotizzare uno sviluppo complessivo ed equilibrato del territorio.
- La Comunità Montana promuova una vasta e articolata sensibilizzazione culturale nei vari campi della realtà sociale valdimagnina, a fondamento della istituenda realtà amministrativa.
In tale direzione si auspica che la Comunità, unitamente alle forze educative e sociali operanti sul territorio, promuova un serio e più incisivo lavoro di ricerca storica e culturale, in funzione di un'ampia e articolata comunicazione tra i giovani dei paesi della Valle, quale premessa per un'accentuazione dei rapporti positivi tra i villaggi: senza una formazione conveniente, partendo dalla base, non potrà essere veramente fruibile l'ambiente, nè saranno meglio apprezzabili le tipologie economiche di appartenenza. - La Comunità, in particolare, avvii da subito le seguenti attività:
- bando di concorso fotografico sull'uso della pietra (prìda e piöda), rivolto a diverse e distinte categorie di persone: scuole di vario ordine e dilettanti (con premi, esposizioni ed incentivi culturali);
- bando di concorso letterario esteso alle scolaresche di vario ordine e alla popolazione tutta sugli argomenti relativi alla realtà - materiale e culturale - domestica tradizionale della Valle (camini, uso della pietra, portali, tornitura, agricoltura, ecc);
- bando di concorso di idee esteso a tutti i tecnici e agli operatori sulla attualizzazione e sull'eventuale adattamento delle tecniche di copertura in pietra dei tetti alla realtà costruttiva odierna (mantenendo intatte le qualità ambientali codificate);
- istituzione di borse di studio e rimborsi di spese per significativi lavori di laurea o di ricerca comprendenti i molteplici aspetti della realtà valdimagnina;
- istituzione di corsi di formazione e di aggiornamento concernenti le professionalità utili alla ripetizione nel tempo delle specificità valdimagnine (ad esempio, corsi sulla realizzazione dei tetti e delle murature tradizionali, corsi per l'aggiornamento e la specializzazione della realtà zoofila ed agricola verso un'ipotesi multifunzionale, etc.).
- La Comunità elabori strategie specifiche volte all'identificazione delle attività tradizionali o artigianali caratteristiche e appetibili, al fine di porle sotto tutela e di valorizzarle secondo un progetto commerciale fondato sulla promozione pubblica e lo strumento del D.O.C.
- La Comunità sviluppi un'articolata mappa delle possibili realtà paesistiche attuali, delle strutture produttive idonee e di quelle recettive esistenti o necessarie, al fine di varare un vero e proprio "piano agrituristico". In questo senso determinati beni ambientali ed edilizi o determinate realtà paesistiche dovranno essere vincolate e protette; percorsi interessanti a tal fine dovranno essere identificati e valorizzati.
- La Comunità istituisca un fondo comune, compartecipato da tutte le realtà amministrative e sociali dei luoghi, a fronte degli investimenti scaturenti da progetti obiettivi specifici, pubblici e privati, finalizzati al rilancio del paesaggio culturale della Valle (ad es: contributi per il recupero dei tetti tradizionali, per sperimentazioni zoofile o produttive, per la tenuta in efficienza dei tradizionali spazi e luoghi comuni, ecc.).
- La Comunità costituisca un "osservatorio" permanente della realtà valdimagnina, chiamando al colloquio amministratori, studiosi ed esperti nelle varie discipline, oltre che i rappresentanti delle categorie professionali e produttive.