SULL'ARMA SI CADE MA NON SI CEDE. I martiri di Cefalonia e Corfù. Settembre 1943
UNDICESIMA EDIZIONE
Il ripresentare queste pagine grondanti lacrime e sangue, il riferire gli illustri fatti dove spesso la ferocia supera ogni mostruosa fantasia, vuol essere, ancora oggi, più che la dimostrazione di tanto orrore, soprattutto un tributo di ammirazione e di amore verso coloro che morirono in nome dell’onore e della Patria, consapevoli di tener fede alle leggi di questi supremi ideali di uomini che, in determinate circostanze, possono essere leggi di morte. Tra i diversi motivi che mi hanno indotto a narrare le gesta di quei Presidi militari italiani, oltre che toglierle dall’oblio e dal silenzio, questa è certamente la ragione preminente e lo straziante racconto darà la misura della loro magnanimità che il tempo illumina di sempre maggior gloria, e non solamente per confronti!
Non si dimentichi in quale disastrose circostanze per la nostra Patria e per il nostro Esercito si svolse quell’episodio e si ricordino le tristissime condizioni di quell’anno cruciale e di quell’armistizio. Non c’era più gloria per nessuno nella nostra Italia, ma rimaneva un onore militare e di Patria da salvaguardare a qualunque prezzo: ed essi lo fecero, e nel modo che questo libro narra.
Luigi Ghilardini