Ninna nanna della stella
Mazzoleni, ci riporta nella sfera del sogno e del mistero, nella storia e nel Natale.
La Natività è ambientata ai nostri giorni in Valle Imagna, peraltro mai citata per non rinchiuderla negli stretti confini locali, ma per aprirla a una dimensione universale, per renderla partecipe di episodi che vanno oltre la realtà umana. Comunque, la alle Imagna è riconoscibile dal paesaggio, da certe tradizioni culturali, dai nomi di alcune località naturali, da talune credenze valligiane, da tipiche espressioni linguistiche. Anche i personaggi, segnati dal paesaggio, dall’ambiente denso di colori e umori popolari, dalle atmosfere popolari, s’immettono in un circuito eterno. Perché questa collocazione geografica? Per rendere il profumo dei luoghi, per assaporare il gusto del tempo, per rievocare la memoria
di una società e di una civiltà contadine, ora tramontate. Inoltre sono convinto che ogni episodio della vita di Gesù riviva a qualsiasi latitudine nel sangue e nell’anima dell’uomo. Credo sia
opportuna una brevissima presentazione dei personaggi di questa lauda. Oltre a costituire l’anello di congiunzione fra Dio e l’uomo, il Primo Angelo testimonia la memoria del percorso umano fino dalle origini. L’Annunciazione dell’arcangelo Gabriele è la drammatizzazione esteriore dell’illuminazione divina a Maria. Giacoma, donna dalla duplice personalità, nel momento in cui si cala in Maria, diviene l’interprete della maternità universale: quella del mondo vegetale e animale, quella umana. Giuseppe, impersonato dal baslotér, rappresenta l’uomo che vince le difficoltà, le diffidenze e gli scherni della società, affidandosi a Dio con fede assoluta. Il Vecchio è il portatore di una visione superiore degli avvenimenti. La Zampognara richiama la venuta dei Re Magi che incarnano il tempo edenico. L’Altro è un personaggio
dalla complessa personalità e raffigura il passaggio attraverso i molteplici stadi dell’animalità, volti alla perfezione dell’uomo. Egli arriva a un punto di così alta spiritualità da essere il solo a pronunciare il nome di Gesù nella rugiadosa lingua latina: Jesus. La Neve riporta il periodo mitico dell’infanzia. Non esiste la figura di Gesù, ma egli è presente in tutti i personaggi, soprattutto nelle parole del Ginepro. Tutta la lauda ruota intorno a Lui. Gli altri personaggi: il Boscaiolo, il Cardellino, la Stella vivono nella vasta, composita moltitudine delle creature del cosmo che riconoscono e
rendono omaggio al Dio Bambino: Gesù.